domenica 14 settembre 2014

Ma, io, preferisco i monti d’autunno!

Gli amanti dell’estate me ne vorranno, ma io aspetto l’autunno con tutto il cuore perché per me è la stagione più bella per tradurre. 




Forse è per questo che stamattina mi sono svegliata col ricordo della celebre composizione sull’autunno attribuita alla principessa Nukata 額田 (Man’yōshū, 16):

冬ごもり 春さり来れば 鳴かざりし 鳥も来鳴きぬ 咲かざりし 花も咲けれど 山を茂み 入りても取らず 草深み 取りても見ず 秋山の 木の葉を見ては 黄葉をば 取りてそしのふ 青きをば 置きてそ歎く そこし恨めし 秋山われは
巻一(十六)

Fuyugomori / haru sarikureba / nakazarishi / tori mo kinakinu / sakazarishi / hana mo sakeredo / yama o shimi / irite mo torazu / kusa fukami / torite mo mizu / akiyama no / konoha o mite wa / momichi oba / torite so shinou/ aoki oba / okite so nageku / soko shi urameshi / akiyama so are wa

Quando arriva la primavera,
non più prigioniera dell’inverno,
gli uccelli che non cantavano
tornano a cantare,
i fiori che non sbocciavano
sbocciano, ma
i monti sono così folti
che se ci si inoltra non riusciamo a cogliere i fiori,
l’erba è così alta e invadente
che se li cogliamo non riusciamo a vederli bene.
Ma quando guardiamo le foglie
dei monti in autunno,
raccogliendo quelle gialle
le apprezziamo,
lasciando sui rami quelle verdi
sospiriamo.
Avrei da ridire solo su quest’ultima cosa, 
ma, io, preferisco i monti in autunno!

(Traduzione di Pierantonio Zanotti, in Introduzione alla storia della poesia giapponese. Dalle origini all’Ottocento, Venezia, Marsilio, 2012)


Kawase Hasui (1883 - 1957), Tardo Autunno, Ichikawa, 1930


Penserete che in fondo è un po’ presto, le foglie non sono ancora ingiallite e i frutti dell’autunno non ancora maturi, ma è una sensazione (o forse una speranza?), l’autunno è vicino.

秋きぬとめにはさやかに見えねども風のをとにぞおどろかれぬる

Aki kinu to
me ni wa sayaka ni
mienedomo
kaze no oto ni zo
odorokarenuru

Non vedo ancora
i chiari segni
che sia venuto l’autunno,
ma il fruscio del vento
mi sorprende

Fujiwara no Toshiyuki, Kokin waka shū. Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne, Milano, Ariele, 2000. Libro 4, 169. Traduzione di Ikuko Sagiyama.


Kawase Hasui (1883 - 1957), Tempio Nanzen in autunno








  

2 commenti:

Unknown ha detto...

Che meraviglia... L'atmosfera che si respira e' di una dolce malinconia... Bellissime le poesie splendido il primo dipinto...e bella anche la scritta autunno...

Traduzioni Giapponese Italiano ha detto...

Grazie :) la tradizione letteraria giapponese è ricchissima di poesie sull'autunno fin dall'antichità, ce ne sono alcune davvero belle. Spero di avere occasione di citarne altre in futuro!